

I semi di finocchio sono estremamente versatili in cucina e possono essere utilizzati in diverse ricette salate o dolci a partire dal pane e da altri prodotti cosiddetti da forno ma anche all’interno di insalatone, per arricchire piatti a base di verdure e carne o sughi. Ottimi anche ad uso decorativo, ad esempio per rendere più particolari tartine o bruschette. Possono essere utilizzati interi così come sono, oppure macinati e ridotti in polvere. In particolare questi semini, ben si sposano con il sapore del pane che arricchiscono di un gusto e di un profumo molto caratteristico. Sono perfetti anche per aromatizzare crackers, grissini, taralli, ecc. Basta inserirli all’interno dell’impasto oppure cospargerli sulla superficie del pane o di altre preparazioni.
I semi di finocchio sono celebri per le loro proprietà digestive e antigonfiore, questo alimento è infatti spesso utilizzato per trattare una serie di disturbi tra cui bruciore di stomaco, gas intestinale, gonfiore, e anche coliche del neonato. In particolare, sono spesso utilizzati per la preparazione di tisane e decotti con queste finalità. Hanno inoltre proprietà diuretiche ed effetti antispasmodici. I fitonutrienti presenti nei semi di finocchio contribuiscono, infine, ad alleviare i sintomi dell’asma. Le loro proprietà espettoranti sono utili anche per altri disturbi respiratori come bronchite, tosse e congestione.
In passato, il finocchio crudo veniva servito prima di offrire del vino scadente, oppure aggiunto ad alimenti non propriamente freschi per coprire odori sgradevoli: è proprio da questa usanza che deriva il termine “infinocchiare”. Secondo la tradizione popolare, inoltre, cani e gatti userebbero il finocchio selvatico per curare i propri mali, i cavalli per rimediare al morso dei serpenti e la testuggine per recuperare la vista. La Scuola medica salernitana, nel Medioevo, consigliava gli impacchi di infuso di semi di finocchio in caso di malattie oculari, mentre esaltava le qualità afrodisiache di quelli preparati col vino.