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PASSATA DI POMODORO DATTERINO BIO 190 g

Succoso e dolce, dal sapore aromatico intenso e inconfondibile: la Passata di Pomodoro Datterino BIO Oltresole regala freschezza e colore ai vostri primi piatti. Una salsa semplice ma differente nel gusto e della consistenza da quella tradizionale. Questa passata è frutto di un processo di produzione artigianale che presta la massima attenzione ai dettagli. I pomodori datterino utilizzati sono conosciuti per la loro dolcezza inconfondibile, la consistenza carnosa e l'aroma intensamente profumato. La scelta di utilizzare pomodori datterino biologici garantisce che il prodotto sia privo di qualsiasi contaminante chimico, quali pesticidi o fertilizzanti sintetici, preservando così la loro purezza e bontà naturale. La versatilità di questa passata di pomodoro datterino è notevole. Può essere utilizzata come base per una vasta gamma di preparazioni culinarie. È l'ingrediente ideale per la creazione di sughi per la pasta, grazie alla sua consistenza vellutata e al suo sapore dolce e intenso. Inoltre, può essere trasformata in deliziose salse per la pizza, condimenti per carni e pesci, zuppe e stufati.

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Valori nutrizionali su 100g

Valore energetico
156 kj – 37 kcal
Carboidrati
6,2 g
di cui zuccheri
4 g
Grassi
<0,5 g
di cui saturi
<0,1 g
Proteine
1,40 g
Fibre
1,90 g
Sale
0,22 g
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Perfetto per primi piatti semplici con una spolverata di formaggi stagionati dal gusto intenso o come base per primi e secondi di frutti di mare.

Il pomodoro datterino è ricco di sali minerali, vitamina A e vitamina C ad azione riparatrice e rigeneratrice su tutte le cellule dell'organismo. Il pomodoro aiuta a contrastare i segni dell’invecchiamento, rinforza le ossa e regolarizza l’attività del fegato riuscendo a controllare il livello dei lipidi contenuti del sangue. L’assunzione regolare, associato ad uno stile di vita sano, potrebbe rivelarsi un ottimo alleato nella prevenzione di malattie cardiovascolari e rischio obesità.

Originario dell’America del Sud, furono gli spagnoli a far conoscere questa pianta anche in Europa nel XVI secolo. In età precolombiana la sua coltivazione era conosciuta, ma le piante venivano utilizzate solo come ornamento dato che il pomodoro veniva considerato velenoso a causa dell’alto contenuto presente di solanina, sostanza ritenuta in quel tempo dannosa per l’uomo e quindi non utilizzata a scopo alimentare. Non si hanno notizie precise di quando le leggende popolari sulla pericolosità della pianta abbiano lasciato il posto a più attendibili notizie per il suo consumo, probabilmente nel 1500 con l’arrivo in Europa.