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Ogni stile di birra artigianale ha un genere e una varietà di colori ben precisa, è la tipologia dei malti a creare una delle maggiori differenze cromatiche tra birra bionda birra ambrata.

Il colore della birra artigianale può dipendere da vari fattori, il più comune e frequente è il malto, che viene ricavato in fase di maltazione dell' orzo o di qualsiasi altro cereale. In questa fase sono le temperature di essiccazione dei cereali fatti germogliare in precedenza a fare la differenza.

Malti essiccati a basse temperature, detti anche malti base perchè presenti in quantità variabili nella quasi totalità delle ricette, danno alla birra artigianale quei caratteristici colori che vanno dal giallo paglierino al dorato, oltre ai relativi sentori da crosta di pane.

Temperature intermedie creano malti dalle tonalità arancio o bruno. Il processo chimico che determina ciò è la cosiddetta reazione di Millard, che avviene a determinate temperature ed in presenza di determinati fattori quali zuccheri, aminoacidi e una piccola quantità di acqua. L'utilizzo di tali malti può conferire alla birra colori che vanno dall' ambrato al bruno, e sapori e profumi biscottati, che possono ricordare caramello e frutta secca
Alte temperatura possono produrre invece malti più scuri e tostati, che possono dare alla birra un colore nero ed impenetrabile oltre che a conferirle note di caffè, cioccolato e liquirizia.

E' meglio la birra bionda o la birra ambrata?

In realtà non c’è una vera ed univoca risposta se non quella che molto spesso ricorre: dipende. Da cosa? Molti fattori più o meno tecnici, ma soprattutto dai nostri gusti!

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