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Le albicocche sono un frutto tipicamente estivo, caratterizzate per la dolcezza e il profumo inebriante. La polpa di albicocca non è solo golosa o succosa, ma anche in grado di apportare tanti benefici per la salute.

Si tratta di una tipologia di frutta estremamente versatile, si può mangiare come si trova in natura oppure aggiungere alle macedonie, come ingrediente per frullati, succhi fatti in casa e gelati o confetture.

La pianta dell’albicocco è originaria dell’Asia ed è stata diffusa in Europa dai Romani dopo la conquista dell’Armenia, da cui ha origine il nome. Oggi i maggiori produttori di albicocche a livello mondiale sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Francia e Grecia.

A seconda della varietà, le troviamo da maggio a luglio, ma non oltre perché sono molto deperibili. La polpa di albicocca che si caratterizza per il suo essere soda, profumata, dal sapore dolce-acidulo; è la parte più pregiata del frutto.

Tuttavia le proprietà salutari che esse contengono possono essere meglio preservate se i frutti vengono seccati al sole in maniera naturale. In caso contrario è molto meglio mangiarle entro breve tempo dall’acquisto, evitando di conservarle in frigorifero. La buccia dell’albicocca è da lavare per bene, strofinandola con un panno in quanto tende a trattenere i fertilizzanti e i conservanti impiegati nella coltivazione.

benefici delle albicocche sono dovuti al fatto che si tratta di una frutta poco calorica: 50 calorie per 100 grammi se si tratta di albicocche fresche. Sono inoltre ricche di fibre alimentari, antiossidanti, vitamine e minerali. Sono anche ottime fonti di Vitamina A Vitamina C.

Una piccola curiosità viene dalla cultura araba, secondo cui sognare un'albicocca durante la sua stagione, tarda primavera e inizio estate, annuncia fortuna in campo economico; sognarla invece fuori stagione significa che ci attende una malattia. Secondo la cultura occidentale, la comparsa di questo frutto durante un sogno significa che il futuro che pensiamo roseo si presenta invece più difficoltoso del previsto. Infine, per gli Induisti indica un matrimonio in età avanzata, però felice e con prole.

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