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È doveroso iniziare citando una delle scene più famose del cinema italiano, rimaste impresse nella memoria collettiva di tutto il paese. Ovvero Alberto Sordi in Un americano a Roma del 1954, che interpreta un giovane ossessionato dal mito americano del dopoguerra, tanto da vivere ogni gesto quotidiano come in un film western.

Anche durante i pasti, infatti, seduto a tavola, si scaglia contro un piatto di spaghetti e li minaccia così: «Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, io me te magno».

Da notare come, in pieno spirito americano, chiama “maccaroni” i nostri adorati spaghetti e come inizialmente allontana il piatto di pasta e il vino per un pasto più americano composto di pane, marmellata, mostarda e latte, ma come poi, inorridito, torna a scagliarsi sul piatto di pasta e al fiasco di vino rosso.

Questa scena è un meraviglioso tributo alla cucina italiana, che non cede il passo neanche davanti al fascino dell’America. La tradizione culinaria è anche oggi uno dei maggiori stendardi della cultura italiana all’estero e, come Alberto Sordi in questa famosa scena, nessun italiano rinuncerebbe mai alla bontà e alla qualità di un nostrano piatto di spaghetti.

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