

Per assorbire meglio le proteine è bene mangiare i piselli insieme a cereali, pasta e riso; mentre per avere l’effetto depurativo si devono abbinare alle verdure come pomodori, insalate, zucca e melanzane. Infine per avere minerali e grassi polinsaturi si possono abbinare con mandorle, nocciole e noci in zuppe e minestroni.
Meno ricchi di amido rispetto ad altri legumi, i piselli risultano più digeribili e possono essere consumati anche da chi, soffrendo di colite o meteorismo, fa fatica a mangiare fagioli e ceci. Hanno pochi grassi e poche calorie, sono quindi adatti alle diete ipocaloriche e ipolipidiche. I piselli freschi contengono ferro, fosforo, calcio, potassio, vitamina A, vitamina B1, vitamina C, vitamina PP.I piselli secchi contengono principalmente ferro, magnesio e zinco e sono più calorici rispetto a quelli freschi; grazie alle loro caratteristiche sono utili in caso di stitichezza. I piselli contengono fitoestrogeni, sostanze simili agli estrogeni femminili; per questo motivo possono essere validi alleati contro i sintomi della menopausa. I piselli sono usati in cucina, ma anche in cosmesi, dove vengono impiegati nella preparazione di maschere per la pelle rassodanti e tonificanti.
Lo studio dei piselli suggerì a Gregor Mendel (1822-1884) la teoria dell’ereditarietà. Lo scienziato, attraverso esperimenti di fecondazione artificiale su migliaia di piante di pisello, durati quasi dieci anni, formulò le leggi di base dell’ereditarietà, valide per tutti gli organismi animali e vegetali a struttura cellulare: le famose Leggi di Mendel.