L’11 novembre è il Single’s Day, ovvero il Giorno dei Single. Non potevamo che prendere la palla al balzo e parlare della regina delle relazioni impossibili e dei cuori infranti: Jane Austen. Ormai la maggior parte dei suoi libri sono diventati anche celebri film, sempre attuali per il suo modo efficace e senza tempo di raccontare le relazioni. Ma cosa c’entra il cibo con Jane Austen? Scopriamolo insieme.
Orgoglio e pregiudizio a tavola
All’interno della società raccontata da Jane Austen, la tavola ha un ruolo fondamentale. Qualche esempio? All'inizio di Orgoglio e Pregiudizio la signora Bennet invita Mr Bingley a una “cena di famiglia”: un incontro fintamente intimo con una posta in gioco elevata. Ma la cena si svolge effettivamente solo alla fine del romanzo e la signora Bennet è ancora decisa a servire “due portate”. Ai nostri occhi sembra un banchetto abbastanza modesto, ma ai tempi un'unica “portata” copriva l’intera tavola, con piatti di zuppa, pesce, arrosti, torte dolci e salate, e tanto altro. Dopo il primo piatto, la servitù sparecchiava e si presentava con un'altra portata completa: piatti dolci e salati serviti tutti insieme. Seguiva anche un “dessert” a base di frutta, noci e dolci. Non si trattava di certo di un’umile “cena di famiglia”, ma questo era il piano della signora Bennet: usare la tavola per far colpo sull'agiato Mr Bingley e il supponente Mr Darcy. Per la signora Bennet, infatti, è più importante far sfoggio della sua tavola, che di far sentire a loro agio i suoi ospiti.
Emma: il cibo come fulcro
Ma anche in Emma, altro celebre romanzo di Jane Austen, la tavola è usata come metro di giudizio per la classe sociale. Mrs Elton ad esempio si dichiara scioccata dalla mancanza di ghiaccio alle feste dei suoi nuovi vicini. Il ghiaccio, infatti, era una merce rara: bisognava essere ricchi per avere una ghiacciaia. E, ad ogni pasto, che si tratti di cene o di picnic, Mrs Elton arriva sempre un controllo certosino. Emma è l’opera di Jane Austen che più si occupa di cibo: nel piccolo mondo rurale di Highbury diventa il fulcro dell'amicizia caritatevole e di quasi tutti gli incontri sociali. È anche l'argomento preferito di quel vecchio rompiscatole di Mr Woodhouse, che invita i suoi anziani ospiti a cenare con piatti “fatti in casa” come animelle con asparagi, ostriche, pollo tritato e torte di mele.
Interazione sociale: il cibo è fondamentale
Non sorprende che nei libri di Jane Austen, che si concentrano interamente sull'interazione sociale, il cibo e la tavola giochino un ruolo fondamentale. Inoltre, la scrittrice riesce a utilizzare il cibo e la sua importanza in maniera estremamente ironica, creando situazioni veramente comiche, ma che fanno riflettere. L’avidità di cibo va di pari passo con l’avidità di denaro. Ad esempio, in Mansfield Park il goloso Mr Grant viene rappresentato da Jane Austen come un tremendo marito che si lamenta senza motivo per i piatti perfettamente buoni di sua moglie. Mr Grant alla fine del romanzo muore per apoplessia causata da tre lussuose cene istituzionali in solo una settimana. La morale di Jane Austen colpisce brutalmente e comicamente.
Jane Austen: scrittrice e buongustaia
Ma oltre a scriverne, com’era il rapporto di Jane Austen con il cibo? In molte lettere alla sorella Jane Austen parla con interesse dei prodotti che arrivavano sulla tavola e racconta con orgoglio di quando era lei stessa a supervisionare le faccende domestiche. Alcuni dei piatti da lei indicati sono: ragù di vitello e arrosto di montone. Era quindi una buongustaia, attenta a quello che andava in tavola. Forse proprio per questo i cibi nei suoi romanzi sono descritti in modo così puntuale da far venire l’acquolina in bocca. Dai suoi romanzi infatti, sono poi stati tratti numerosi ricettari, che raccolgono le pietanze da lei descritte. Come la zuppa di piselli di Mr Collins o le uova per colazioni pigre di Henry Crawford.
Dunque, nonostante i cuori infranti e le relazioni impossibili, c’è sempre la cucina. Per il Single’s Day vi consigliamo di guardare Emma con la regia di Autumn de Wilde e di prepararvi un bel picnic da gustare sul divano! E se avete bisogno di ingredienti genuini, curiosate su Oltresole.com.
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