Michail Bulgakov è uno dei più celebri autori russi della prima metà del ‘900 e la sua opera più famosa è il romanzo Il maestro e Margherita, pubblicato nel 1967 quasi trent’anni dopo la sua morte. Il testo, infatti, era circolato in Unione Sovietica in maniera clandestina sotto forma di samizdat e poi pubblicato a puntate, ma in una versione censurata.
Bulgakov, in questo mirabolante romanzo, racconta anche la Mosca degli anni ‘30 e si sofferma su un gruppo di scrittori sovvenzionati dalle autorità sovietiche per fare propaganda e inneggiare al regime. Il punto di ritrovo di questi autori era la Casa Griboedov, celebre per le sue specialità culinarie, di cui traccia i piatti principali:
“Alcuni di noi vecchi abitanti di Mosca ancora ricordano il famoso Griboedov. Ma i filetti bolliti di pesce persico non erano niente, mio caro Ambrose! Che dire dello storione, storione in una padella argentata, filetti di storione serviti tra code di aragoste e caviale fresco? E le uova in casseruola con purea di funghi presentate in piccole ciotole?”
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