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Il racconto Jack e il fagiolo magico nasce con il nome Jack e la pianta di fagioli. È una storia popolare di origini inglesi, di cui sono state fatte molte varianti. Le prime apparizioni di questo racconto sono datate inizio ‘800.

La storia parla di Jack, un ragazzino che vive in una fattoria con le sorelle e la madre. Un giorno una zia va a fare visita alla famiglia e costringe Jack a vendere la mucca ormai vecchia che non produce più latte. (In alcune versioni Jack è un piccolo inventore e la mucca è in realtà una mucca da lui costruita). Jack, quindi, incontra un vecchio che gli dà dei fagioli magici in cambio della mucca. Quando rientra a casa, però, viene punito dalla madre per essere stato così ingenuo da credere che dei fagioli possano essere davvero fatati. La madre butta i fagioli dalla finestra e manda Jack a digiuno nella sua camera. La mattina dopo, una gigantesca pianta di fagioli è cresciuta accanto alla casa. Jack ci si arrampica sopra e trova un enorme castello. Il proprietario è un gigante, che recita la celebre frase: “Ucci, ucci, sento odor di cristianucci!”. Jack, quindi, si nasconde e spia il gigante mentre si siede davanti a un lauto banchetto e conta le sue monete d’oro. Una volta che questo si è addormentato, Jack ruba l’oro. Il giorno seguente, si arrampica di nuovo e si impadronisce di una gallina dalle uova d’oro. Il terzo giorno, invece, prova a rubare un’arpa, ma viene sentito dal gigante, che lo insegue giù per la pianta. Jack, impaurito, abbatte il fusto della pianta e il gigante si schianta a terra. Da quel giorno, Jack, la madre e tutta la famiglia, vivranno felici, contenti e… ricchi.

Come detto precedentemente, da questo racconto sono state tratte numerose varianti, tra cui molti rifacimenti cinematografici. È, infatti, un racconto per l’infanzia di grande successo, che vede come protagonisti un cibo povero e semplice, ma ricco di soprese: i fagioli!



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