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Come già visto in precedenza, la pandemia ha radicalmente cambiato le nostre vite e, di conseguenza, anche i nostri consumi. Oggi prendiamo un altro esempio, questa volta all’interno del mercato delle bevande e in particolare dei succhi di frutta.

Succhi di frutta e lockdown

Anche nel caso dei succhi di frutta, la prima ondata di Covid-19 e i conseguenti lockdown hanno portato a un aumento delle vendite, che ha rallentato e invertito il trend negativo degli anni precedenti. I consumatori, infatti, prediligendo prodotti a lunga conservazione, hanno incentivato l’acquisto di succhi di frutta con una sempre più emergente attenzione ai prodotti di origine biologica e senza zuccheri aggiunti.

Una nuova direzione

Come in molti altri settori, anche in quello dei succhi di frutta c’è una maggiore richiesta di prodotti salutari, privi di zuccheri aggiunti, provenienti da frutta biologica. La direzione che hanno intrapreso anche i grandi marchi è quindi quella di venire incontro a tale richiesta e di creare prodotti sempre più naturali. Come? Aumentando la frutta e diminuendo gli zuccheri aggiunti. Oltre che alla ricerca di nuovi gusti e nuovi ingredienti, come lo zenzero.

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