L’etimologia della tavola è la rubrica di Oltresole che parte dall’origine delle parole che popolano le nostre liste della spesa, un viaggio che parte dalla lingua per tornare al palato. Dopo la seconda tappa che ha approfondito la parola seme, proseguiamo questo viaggio con un’altra parola fondamentale: legume.
Legume: un’etimologia incerta
Il termine legume viene dal latino legumen, nome dall’etimologia incerta di probabile origine non indoeuropea, ma che solitamente si pensa derivi dal verbo latino legere, ovvero raccogliere, cogliere e anche leggere. Mentre è più semplice ritrovare l’etimologia del nome della famiglia dei legumi, le Fabaceae. Nome derivante dal latino faba (ovvero fagiolo), che a sua volta proviene dall’indoeuropeo bhabha, “frutto secco”.
In botanica, il legume è il frutto caratteristico delle piante leguminose, mentre nell’uso comune è il nome generico dei semi delle leguminose alimentari. Quali sono i legumi più comuni? Ecco un elenco dei legumi che più facilmente troviamo sulle nostre tavole: fagioli, piselli, ceci, fave e lenticchie.
Legumi e proteine
I legumi sono alimenti di origine vegetale: per essere precisi, si tratta di semi racchiusi in un baccello, pertanto non sono né cereali, né bacche. Una delle loro proprietà fondamentali è l’elevato contenuto di proteine, che, essendo di origine vegetale, possono sostituire quelle di origine animale.
I legumi sono, infatti, la fonte vegetale più ricca di proteine. E, dato che in un’alimentazione sana ed equilibrata le proteine sono circa il 15-20 % dell’apporto energetico giornaliero, è di vitale importanza scegliere gli alimenti da cui prendere questi basilari macronutrienti. Il legume più proteico è ovviamente la soia. Ma se prendiamo in considerazione i legumi prima elencati, i più proteici sono i fagioli e i ceci.
Curiosità sui legumi
Nell’elenco di legumi che abbiamo fatto prima, mancano alcuni alimenti che solitamente non consideriamo legumi, ma che lo sono a tutti gli effetti. Si tratta dei lupini e degli arachidi. Spesso inseriti nella categoria della frutta secca, questi due alimenti sono da inserire nell’elenco dei legumi e sono anche ricchissimi di proteine.
L’altro legume mancante è la precedentemente citata soia. La soia negli ultimi anni ha avuto un grande rilancio, data la sua elevata concentrazione di proteine vegetali. Proprio grazie a questa qualità, la soia è diventata la base per prodotti vegetariani e vegani.
I legumi nella dieta
Innanzitutto, rispondiamo alla classica domanda: i legumi sono proteine o carboidrati? I legumi sono in prevalenza composti da carboidrati a cui si aggiunge una parte di proteine e fibre. La composizione varia a seconda della tipologia di legume, ma anche dalla sua conservazione (legumi secchi o freschi).
Quindi sì, i legumi sono carboidrati, ma a basso indice glicemico. Per indice glicemico si intende la velocità con cui cibi che contengono carboidrati fanno aumentare la concentrazione di glucosio nel sangue, ossia la glicemia. I legumi quindi sono carboidrati “buoni”, che contengono anche alte quantità di proteine vegetali e di fibre.
È importante inserire questi preziosi alimenti nella dieta, variando sempre il loro utilizzo e alternandolo ad altre tipologie di carboidrati e proteine, per mantenere una dieta equilibrata. Una dieta di legumi non dà al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, ma una dieta che contiene anche legumi è una dieta ricca e varia. Inoltre, non dimentichiamo l’importanza che hanno i legumi in una dieta vegana o vegetariana, ma anche per chi soffre di celiachia. I legumi, infatti, sono naturalmente gluten free.
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